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Le tradizioni di Capodanno in Italia e nel mondo

5 minuti di lettura
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Le tradizioni di Capodanno tipiche in tutto il mondo sono il brindisi allo scoccare della mezzanotte e i fuochi d’artificio. In realtà, le usanze legate all’arrivo del nuovo anno sono tantissime e spesso hanno origini antiche. Ogni paese ha delle tradizioni particolari legate alla propria storia e alla propria cultura. Scopriamole insieme in questo breve viaggio tra le tradizioni di Capodanno più famose nel mondo.


Le tradizioni di Capodanno in Italia



Iniziamo dal nostro Paese: in Italia le usanze di Capodanno variano da regione a regione, ma ci sono alcuni elementi comuni in tutti i territori. Vediamo quali sono.

Il colore rosso



La prima delle tradizioni di Capodanno è certamente quella legata al rosso: questo colore viene utilizzato per gli addobbi delle feste ma viene scelto anche come colore dei vestiti da indossare la sera del veglione. Questa usanza ha origini antiche e risale ai tempi dell’Imperatore Ottaviano Augusto: a quell’epoca, in occasione dell’arrivo del nuovo anno, i romani si vestivano di rosso come simbolo di buon auspicio e di prosperità.

Nel Medioevo, periodo di grandi superstizioni, le persone a Capodanno indossavano, invece, indumenti intimi di colore rosso come rimedio contro la sfortuna. Per questa ragione, ancora oggi tante persone l’ultima notte dell’anno indossano indumenti intimi rossi come buon auspicio per il futuro.


Il cenone di Capodanno



Una delle tradizioni di Capodanno in Italia è il classico cenone, per il quale ci si riunisce con parenti e amici per mangiare e aspettare insieme la mezzanotte. Uno dei piatti tipici del veglione è lo zampone oppure il cotechino con le lenticchie, consumato durante la cena, oppure allo scoccare della mezzanotte, in quanto è ritenuto un piatto portafortuna. Il cotechino è un salume grasso fatto con la carne di maiale, un tipo di carne che in passato solo i ricchi potevano permettersi; per questa ragione, è dunque un simbolo di abbondanza e di buon auspicio. Le lenticchie, invece, sono simbolo di ricchezza e prosperità, grazie a un’antica credenza popolare risalente all’epoca romana: gli antichi romanzi, infatti, alla fine dell’anno erano soliti regalare alle persone care una borsetta contenente delle lenticchie con l’augurio che si trasformassero in monete d’oro nell’anno nuovo.

La melagrana e l’uva



Tra le usanze di Capodanno italiane c’è anche quella di mangiare la melagrana e i chicchi d’uva. In antichità la pianta del melograno era simbolo di ricchezza e fertilità, oltre che un simbolo dei doni di Dio derivante dai racconti della Bibbia. Anche l’uva è simbolo di ricchezza perché i suoi chicchi si possono contare e ricordano dunque le monete: secondo un antico rito spagnolo che si è diffuso poi anche in Italia, soprattutto nei territori che in passato sono stati sotto il dominio borbonico, prima della mezzanotte bisogna mangiare 12 chicchi d’uva, corrispondenti ai mesi dell’anno, come simbolo di buon auspicio.

Le tradizioni di Capodanno nel mondo



Come anticipato, ogni nazione del mondo ha tradizioni di Capodanno diverse, alcune comuni, altre specifiche, in molti casi legate a specialità gastronomiche o a riti di buon auspicio per il nuovo anno. Vediamo quali sono le più famose.

Le tradizioni di Capodanno in Europa



In ogni Paese europeo ci sono usanze davvero singolari. In Spagna è molto seguita la già citata tradizione dei 12 chicchi d’uva, soprattutto a Madrid, dove i chicchi vengono mangiati nella Puerta del Sol, la piazza principale dove i cittadini si riuniscono per aspettare la mezzanotte. In altre zone Capodanno si trascorre solitamente in casa, riunendosi con parenti e amici in una grande tavolata a mangiare piatti come carne, baccalà, zuppe e dolci. In Danimarca, invece, si mangia il merluzzo e poi la Kransekage, la tradizionale torta di marzapane, bevendo champagne; in Norvegia si preparano i Sand Kager, dei tipici biscotti alle mandorle, ma si mangiano anche dolci di riso oppure budini, all’interno dei quali vengono posizionate casualmente delle mandorle: secondo la credenza popolare, chi le troverà, avrà fortuna durante il nuovo anno. In Olanda alla mezzanotte si mangiano le Oliebollen, delle frittelle fatte con canditi, uvetta e altra frutta e ricoperte di zucchero, mentre la mattina del primo dell’anno in tanti osservano la tradizione del tuffo a Scheveningen, nel Mare del Nord.

Il menù del cenone in Inghilterra comprende, invece, il tradizionale tacchino ripieno di castagne e il classico Christmas Pudding. Dopo aver mangiato, gli inglesi si divertono ad aspettare la mezzanotte facendo dei giochi bizzarri, come ad esempio quello in cui ogni partecipante deve provare a pescare della frutta secca immersa in un liquore infiammato. In Francia, invece, nella notte di San Silvestro si mangiano cibi raffinati come ostriche e fois gras, accompagnati da champagne, ma anche la frutta secca, considerata di buon auspicio. Infine, in Germania, è molto diffusa la tradizione del Bleigieben, secondo la quale bisogna fondere un po’ di piombo su un cucchiaino, per poi versarlo subito in acqua fredda: la forma che assumerà il piombo rivelerà qualcosa sul futuro.


Le usanze di Capodanno negli Stati Uniti



Negli Stati Uniti alcune delle usanze di Capodanno derivano da antiche tradizioni dei Paesi scandinavi, come ad esempio quella di baciarsi sotto il vischio come segno di buon auspicio, o quella del “Polar Bear Plunge”, il tuffo nell’oceano per sfidare le basse temperature organizzato ogni anno a Coney Island, a New York. Sempre nella Grande Mela, la notte del 31 dicembre è previsto un evento seguito da tutti gli americani, inaugurato nel 1907 e diventato ormai una tradizione. Si tratta del “Ball Drop” a Times Square: alle 23:59 un’enorme sfera viene fatta scendere lungo un palo alto più di 40 metri sul tetto dell’edificio del Times. Il percorso della sfera dura esattamente 60 secondi e, al suo completamento, scocca la mezzanotte e iniziano i fuochi d’artificio e i festeggiamenti.

Per quanto riguarda le tradizioni culinarie, tra i piatti consumati a Capodanno negli Stati Uniti, in particolare negli stati del sud, ci sono i fagioli neri: proprio come accade da noi per le lenticchie, infatti, secondo la credenza popolare questi legumi porterebbero soldi e fortuna.


Le usanze di Capodanno in Asia



Le tradizioni di Capodanno asiatiche più famose sono quelle cinesi e giapponesi. In Cina l’inizio del nuovo anno non si festeggia il 31 dicembre, bensì con il Capodanno lunare, che cade al secondo novilunio dopo il solstizio d’inverno, dunque in una data variabile tra il 21 gennaio e il 20 febbraio del nostro calendario. Questa festa dura per quindici giorni, inizia con un banchetto in famiglia e termina con la tradizionale Festa delle lanterne, durante la quale tutte le famiglie di sera vanno a fare una passeggiata con una lanterna accesa in mano. Durante il Capodanno cinese si svolgono poi diverse manifestazioni e riti, dai fuochi d’artificio, fino alla tradizionale danza del leone, una parata in cui sfila un enorme pupazzo che simboleggia un leone e che viene mosso da diverse persone, a ritmo di tamburi.

In Giappone il Capodanno è una delle feste più importanti e si trascorre generalmente in famiglia, mangiando piatti tipici, tra i quali i Toshikoshi-soba, un particolare tipo di soba cucinato solo in questa occasione con i soba più lunghi di quelli classici, a simboleggiare una vita lunga, e i celebri mochi, tocchetti di riso e acqua cotti a vapore, simbolo di buon auspicio. Il 31 dicembre nei templi giapponesi si svolge il Joya no Kane, una cerimonia in cui viene suonata una campana per 108 volte, con 107 rintocchi nell’anno che sta finendo e l’ultimo nell’anno nuovo: secondo la tradizione buddista, 108 è il numero dei peccati che una persona commette nella propria vita. Questo rito serve a scacciare via i peccati commessi nell’anno trascorso, per iniziare al meglio il nuovo anno. Infine, un’altra tradizione tipica giapponese è l’invio di nengajo, delle cartoline di auguri decorate o scritte a mano da inviare alle persone più care.

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