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In cucina

La storia della Carbonara dalle origini fino a oggi

5 minuti di lettura
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Oggi la pasta alla Carbonara è una delle ricette più famose al mondo. Proviamo a ricostruire la sua storia, raccontando quali sono le teorie più note e le ipotesi più accreditate.



Come è nata la Carbonara?



Quella della Carbonara è una storia dalle origini incerte. Esistono diverse teorie a riguardo, supportate da testimonianze e racconti che sono stati tramandati, fino ad assumere quasi i caratteri di una leggenda. Scopriamo quali sono le ipotesi più note.

La storia della ricetta originale della Carbonara



Per scoprire come è nata la pasta alla Carbonara, bisogna tornare indietro addirittura al 1881, quando Francesco Palma pubblicò un trattato di cucina napoletana intitolato “Il Principe dei cuochi”. In questo libro viene descritta la ricetta dei Maccheroni con cacio e uova, un primo piatto condito con uova, formaggio, strutto, sale e pepe. Secondo l’ipotesi napoletana, dunque, la ricetta originale della Carbonara deriverebbe proprio da quella scritta da Palma, anche se, in realtà, nella lista degli ingredienti mancherebbe il guanciale. La parte grassa, però, era comunque presente grazie all’utilizzo dello strutto.

Secondo un’altra ipotesi, invece, la storia della Carbonara sarebbe iniziata in Abruzzo dove, nell’Aquilano, i carbonai erano soliti preparare la “pasta cacio e uova”, un piatto simile a quello napoletano, da portare con loro e consumare durante il lavoro. Secondo questa teoria, il nome della ricetta della pasta alla Carbonara deriverebbe, dunque, proprio dai carbonai abruzzesi.


Le ipotesi del Secondo Dopoguerra: l’intervento degli Americani



La teoria più accreditata sulla nascita della pasta alla Carbonara come la conosciamo noi oggi risale al Secondo Dopoguerra e vede come protagonisti i soldati americani. Secondo una prima ipotesi, alcuni militari statunitensi assaggiarono la pasta abruzzese dei carbonai e, seguendo i loro gusti personali, vi aggiunsero delle fettine di bacon, un ingrediente portato nel territorio italiano proprio dalle truppe alleate. Una seconda ipotesi racconta invece di un soldato americano che a Napoli ebbe l’idea di condire un piatto di spaghetti con uova in polvere, panna liquida e bacon, prodotti che facevano parte delle razioni alimentari dei militari.

La terza e ultima ipotesi è quella del racconto di Renato Gualandi, un giovane cuoco di origine bolognese che, nel settembre del 1944, fu incaricato di preparare il pranzo per le truppe in occasione dell’incontro tra la Quinta Armata americana e l’Ottava Armata inglese, tenutosi a Riccione. Sembra che, proprio per andare incontro ai gusti degli alleati, Gualandi preparò un piatto di pasta simile a quella che poi sarebbe diventata ufficialmente la Carbonara. In seguito, il giovane divenne il cuoco ufficiale delle truppe alleate e per questa ragione le seguì a Roma, dove restò dal settembre del 1944 all’aprile del 1945. Fu proprio in quel periodo che creò la vera e propria ricetta della pasta con uova, formaggio e pancetta. Per questa ragione, quello della Carbonara sarebbe poi diventato uno dei piatti simbolo della Capitale e della cucina del Lazio.

Alla base di tutti questi racconti ci sarebbero comunque alcune testimonianze storiche secondo le quali, nel periodo della Seconda Guerra Mondiale e in quello immediatamente successivo, il cibo scarseggiava e tra le poche risorse a disposizione della popolazione c’erano proprio le razioni alimentari distribuite dagli alleati. Come anticipato, tra questi prodotti, c’erano anche uova in polvere e bacon. L’unione tra questi ingredienti e gli ingredienti locali, ovvero la pasta e il formaggio, avrebbe quindi dato origine alla ricetta della Carbonara.


La pasta alla Carbonara oggi



Negli anni successivi alla guerra, la preparazione della pasta alla Carbonara è stata messa a punto diventando quella che conosciamo oggi. Gli ingredienti ufficiali sono uova, pecorino romano, guanciale e pepe nero. La ricetta è un’icona della cucina italiana ed è famosa in tutto il mondo: questa sua notorietà all’estero, però, l’ha fatta diventare anche la ricetta italiana più “falsificata” della storia. Molti, infatti, utilizzano il formaggio grana al posto del pecorino, oppure la pancetta al posto del guanciale, o ancora aggiungono la panna alle uova per rendere il piatto più cremoso, oppure utilizzano la cipolla anche se la ricetta ufficiale non la prevede. Esistono poi tantissime varianti: dalla carbonara di pesce, dove il salmone sostituisce le uova o i gamberetti sostituiscono il guanciale, oppure la carbonara con gli asparagi o con i carciofi uniti al guanciale, o ancora la carbonara di zucchine per i vegetariani.

Il Carbonara Day



In virtù del fatto che questo piatto è conosciuto e amato all’estero, nel 2017 Unione Italiana Food e International Pasta Organization hanno istituito il Carbonara Day il 6 aprile con lo scopo di celebrare la ricetta e promuovere la cucina italiana nel mondo. Oggi questa ricorrenza viene festeggiata non solo in Italia ma anche in altri Paesi e si sta diffondendo sempre di più, anche grazie ai social network, dove chef, food bloggers e appassionati di cucina celebrano questa ricetta condividendo foto e video dei loro piatti di pasta. Per partecipare ai festeggiamenti, dunque, non resta che mettersi ai fornelli, cimentarsi con la propria Carbonara e condividere sul web i risultati!


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