Cosa sono i simboli del riciclo e cosa indicano per la raccolta differenziata
Oggi più che mai è fondamentale effettuare correttamente la raccolta differenziata per poter riciclare i materiali e salvaguardare l’ambiente. I simboli del riciclo sulle confezioni dei prodotti possono fornirci indicazioni importanti per smaltire i rifiuti correttamente: per questa ragione, è necessario conoscere il loro significato.
Simboli riciclo rifiuti: cosa sono
Com’è noto, i principali materiali riciclabili e di uso comune per gli imballaggi e le confezioni dei prodotti agroalimentari e di qualsiasi altro oggetto sono il vetro, l’alluminio, la carta e la plastica. Ciascuno di questi materiali va raccolto in contenitori diversi per poter essere riciclato. I simboli del riciclo sono delle icone introdotte da alcune norme europee per contrassegnare ciascun materiale e indicare ai consumatori come smaltirlo nel modo corretto.
Simboli riciclo: il significato del ciclo di Möbius
Il simbolo internazionale del riciclo è il cosiddetto ciclo di Möbius: si tratta di un logo composto da tre frecce che si inseguono ed è di solito presente sugli imballaggi. Le frecce possono essere nere o verdi: le prime indicano che la confezione è stata realizzata con materiali riciclabili; le seconde, invece, indicano che la confezione è stata realizzata con materiali riciclati e, spesso, recano anche la percentuale di materiale riciclato presente.
Nel caso della carta, questa icona può anche essere monocromatica e inserita all’interno di un cerchio. Se il cerchio ha lo sfondo scuro indica che il packaging è stato realizzato con carta completamente riciclata; se, invece, il cerchio ha lo sfondo chiaro indica che il materiale è stato realizzato con carta parzialmente riciclata.
Queste informazioni servono per conoscere l’impatto sull’ambiente di questi oggetti e anche l’impegno dei produttori che operano una scelta green, utilizzando materiali riciclati per la tutela dell’ambiente e per un futuro sostenibile.
I simboli del riciclo della plastica
Il simbolo per il riciclo della plastica è un triangolo di frecce che si inseguono, detto anche “Chasing Arrows”, che però non va confuso con il ciclo di Möbius, dal quale si differenzia per due aspetti: le frecce sono più sottili e sono sempre di colore nero.
All’interno del triangolo di frecce viene poi inserito un numero da 1 a 7 che indica in modo più specifico il materiale plastico utilizzato per quell’oggetto. In alcuni contenitori, soprattutto quelli per i liquidi, questa informazione viene inserita all’interno di un simbolo a forma di esagono. A volte sotto il simbolo viene riportata anche la sigla che indica il nome del materiale.
Ecco la lista dei numeri e il loro significato:
- 1: PET, ossia il polietilentereftalato, un materiale leggero e riciclabile al 100% che viene utilizzato principalmente per le confezioni di alimenti;
- 2: HDPE, ossia il polietilene ad alta densità, un materiale utilizzato principalmente per le buste di plastica e i contenitori di cibo e saponi;
- 3: PVC, ossia il polivinilcloruro, sostanza gommosa usata soprattutto per bottiglie, tubature e giocattoli;
- 4: LDPE, ossia il polietilene a bassa densità, usato in modo simile a quello ad alta densità;
- 5: PP, ossia il polipropilene, una plastica utilizzata per oggetti di arredo, contenitori e flaconi;
- 6: PS, ossia il polistirolo o polistirene, usato come isolante nel settore edile e per gli imballaggi;
- 7: OTHER, indica altri polimeri plastici generici ossia materiali composti da sostanze diverse che non si possono separare e che vengono utilizzati soprattutto per confezioni di caffè, cartoni del latte o tetrapack. Spesso gli oggetti realizzati con questi materiali non sono riciclabili e vanno dunque gettati nell’indifferenziata.
I simboli del riciclo della carta
Anche gli oggetti di carta recano il triangolo di frecce nere più sottili con all’interno un codice che indica diversi tipi di materiale:
- 20: PAP, indica il cartone ondulato, utilizzato per gli imballaggi;
- 21: PAP, indica il cartone non ondulato, usato per le confezioni alimentari;
- 22: PAP, indica la carta semplice, ossia quella dei sacchetti, dei giornali o le carte alimentari.
Altri simboli e codici del riciclo
Esistono poi altre sigle e numeri che indicano altri materiali, inseriti sempre nei triangoli con le frecce. I principali sono:
- ALU 41: indica l’alluminio;
- FE 40: indica il ferro;
- GL 70: indica il vetro;
- GL 71: indica il vetro verde.
Sulle confezioni di alcuni prodotti si possono trovare anche delle icone a forma di cerchio contenenti la sigla VE per il vetro, CA per la carta, AL per l’alluminio, ACC per l’acciaio, PI per i poliaccoppiati.
Oltre a questi simboli del riciclo utili per gettare correttamente la spazzatura, esistono anche alcune icone che indicano dei comportamenti da adottare. Il cosiddetto “Tidy Man”, ossia il simbolo dell’omino che getta i rifiuti nel cestino, invita a non gettare rifiuti nell’ambiente e ad utilizzare gli appositi cassonetti. Questo simbolo è spesso accompagnato anche dalla dicitura “Non disperdere nell’ambiente”. Il simbolo del bidone sbarrato, invece, si trova sugli oggetti RAEE, ossia i Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche: l’icona indica che questi oggetti non possono essere gettati nei normali cassonetti e che vanno conferiti nel centro di raccolta più vicino.
Quelli che abbiamo visto sono i principali simboli del riciclo per la raccolta differenziata, utili per smaltire i rifiuti in modo corretto e per salvaguardare l’ambiente. In ogni caso è sempre bene consultare le disposizioni del proprio Comune di residenza a proposito della raccolta dei rifiuti per restare aggiornati su eventuali novità ed essere certi di effettuare la raccolta differenziata nel modo giusto.
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