Prevenzione al femminile
Fare attenzione al proprio stile di vita e alla propria alimentazione, eseguire gli opportuni controlli medici in base all’età e a caratteristiche personali e seguire le prescrizioni degli specialisti in caso di malattia, sono gli strumenti migliori a disposizione di ciascuno per salvaguardare la propria salute.
Quali sono le patologie più frequenti nelle donne?
Alcune delle malattie più comuni nelle donne sono quelle che possono contrarre anche gli uomini, come le malattie cardiache, l’ictus, il diabete (in particolare dopo la menopausa) o le malattie infiammatorie dell’intestino. Altre sono esclusivamente femminili come i tumori che coinvolgono l’apparato riproduttivo e le mammelle.
Il tumore al seno è neoplasia femminile più frequente, con oltre 55.000 nuove diagnosi l'anno in Italia ed è la prima causa di morte per tumore nelle donne. Nonostante questo, è una delle malattie oncologiche con le più alte probabilità di guarigione grazie alla prevenzione e ai progressi della ricerca scientifica che individua terapie sempre più efficaci.
Il tumore della cervice uterina (o del collo dell’utero) è una delle poche forme di neoplasie praticamente del tutto riconducibili ad un singolo fattore, il Papilloma Virus (HPV). La prevenzione si attua attraverso test di screening per individuare l'infezione (HPV-test) e per diagnosticare precocemente le lesioni tumorali e pre-tumorali (Pap-test) e con la vaccinazione che permette di prevenire l'infezione e le malattie che può provocare.
I tumori dell’ovaio possono presentarsi soprattutto tra i 55 e i 65 anni, con una frequenza in Italia di oltre 5.000 nuove diagnosi l'anno. Al momento non ci sono screening efficaci: ecco perché è importante parlare con il medico di eventuali sintomi, anche banali e imputabili a molte altre condizioni come la necessità di urinare spesso, dolore addominale, inappetenza, perdite vaginali e irregolarità intestinale.
Un occhio all’alimentazione e allo stile di vita
Almeno una diagnosi di cancro su tre potrebbe essere prevenuta con stili di vita corretti: evitando fumo e alcol, prevedendo una dieta salutare ed esercizio fisico regolare.
Per quanto riguarda in particolare l’alimentazione, tra le patologie oncologiche femminili quella che ha dimostrato avere maggiori evidenze di correlazione è il tumore al seno, se pur con risultati contrastanti, probabilmente dovuti alla complessità del cancro al seno, disturbo multiforme ed altamente eterogeneo. Per favorire progressi nella conoscenza in questo campo è importante ampliare gli studi di nutrigenetica e nutrigenomica, facendo luce sui meccanismi molecolari della tumorigenesi del cancro al seno e aprendo la strada verso approcci personalizzati.
Per quanto riguarda gli aspetti positivi legati alla dieta mediterranea (contrasto a obesità, resistenza insulinica, diabete, infiammazione), si osserva che: la soia, alimento di cultura non mediterranea, pare essere protettivo soprattutto in donne asiatiche, forse perché per tradizione iniziano a consumarla fin da piccole. Sono presenti evidenze di protezione dello yogurt, mentre rispetto al consumo di latte, alimento spesso sotto i riflettori, in particolare per la presenza di fattori di crescita cellulare (IGF1), anche se a oggi non ci sono evidenze sul suo ruolo nell’insorgenza di tumore al seno o recidive, la limitazione viene talvolta ugualmente consigliata per precauzione a chi ha già avuto un tumore alla mammella. L’unico elemento dietetico a cui è associato un aumento di rischio di tumore al seno anche a basse dosi è l’alcol. Per questo motivo il consiglio che viene dato è di evitarne il consumo e nelle occasioni conviviali limitarsi a quantità giornaliere corrispondenti ad un bicchiere di vino.
Per fornire dei consigli pratici per la prevenzione attraverso l’alimentazione, quello che si suggerisce è di mangiare porzioni moderate, in modo da riuscire a mantenere il peso nella norma. L’ideale è seguire la dieta mediterranea in cui, a farla da padrone, ci sono frutta e verdura, cereali di preferenza integrali, proteine provenienti da legumi, frutta a guscio e semi oleosi, e dal pesce. L’ulteriore consiglio è quello di ridurre al minimo il consumo di carni rosse e lavorate e in generale di grassi saturi e zuccheri semplici.
Nel mondo della nutrizione, alcuni alimenti spiccano per le loro proprietà benefiche. Uno dei gruppi più noti è
quello delle Crucifere, che comprende verdure come broccoli, cavoli, cavolfiori, cavolini di Bruxelles, verze, rape e ravanelli. In questi vegetali un composto che sembra svolgere un ruolo nell'ostacolare la formazione e la crescita del tumore al seno è l’indolo-3-carbinolo. Ma non sono solo le Crucifere a offrire benefici alla nostra salute. La frutta e la verdura ricche di carotenoidi, come carote, pomodori, zucche, melone e albicocche, sono anch'esse da includere nella nostra dieta. Queste molecole antiossidanti sono liposolubili e vengono quindi meglio assorbite se consumate con sostanze grasse, come l'olio extravergine d'oliva, a sua volta ricco di altre molecole antiossidanti e grassi buoni. I legumi, fonte eccellente di proteine vegetali e fibre, possono essere una valida alternativa alle fonti animali e aiutano a mantenere sotto controllo i livelli di zucchero e colesterolo nel sangue, soprattutto quello "cattivo". Prevedendo questa ampia varietà di alimenti e abbinando una buona attività fisica si contribuisce a migliorare la propria salute in generale e alla prevenzione di malattie, mantenendo uno stile di vita sano ed equilibrato.
Articolo realizzato con il contributo scientifico di Fondazione Veronesi