Le crisi stravolgono il mercato e le abitudini delle persone. Come accaduto per la pandemia da Covid-19, anche lo scoppio della guerra in Russia ed Ucraina ha portato conseguenze in Italia.
Con un’inflazione che passa dal -0,5% nel 2020 al +8,4% del 2022, non solo i costi i costi per la spesa delle famiglie italiane sono aumentati del 5,4%, ma si aggiungono anche rincari in bolletta.
Tra le conseguenze della guerra, infatti, c’è l’aumento del prezzo del petrolio (+1200%) e del prezzo del grano (+9%) causato dal blocco degli scambi commerciali con i Paesi coinvolti nel conflitto.
Non solo la crisi, ad impattare nelle scelte di acquisto quotidiane ci sono anche le nuove abitudini dei consumatori: si passa più tempo in casa, si spende meno per i beni non necessari e soprattutto si frequentano meno i negozi fisici.
Per contrastare le conseguenze delle crisi, il mercato sta sviluppando ancor di più e-commerce (già con un segno + del 14%, con un giro d’affari di 45 miliardi nel 2022).
Aumentando la fetta di utenti online (+9,6 milioni), la comunicazione diventa sempre più personalizzata in base alle necessità dell’acquirente, fidelizzando e diminuendo il divario tra consumatore e produttore.
Come risparmiare sulla spesa in tempi di crisi
Il prezzo rimane al primo posto quando si parla di criteri di scelta, soprattutto in un periodo storico come questo. Come riportato nell’infografica “Acquisti ai tempi delle crisi”, in un contesto che rischia di pesare sulle famiglie e sulle fasce più deboli della popolazione, Bennet ha ideato l’iniziativa “Giù il prezzo”. Con una linea di tantissimi prodotti di uso comune a prezzi vantaggiosi, l’obiettivo è supportare i consumatori nella spesa di tutti i giorni grazie ad un carrello consapevole e contrastare il carovita. Scopriamone di più grazie all’infografica Bennet dedicata alle abitudini di consumi durante le crisi.
